Spavaldi e senza mascherina, pronti ad assembrarsi e a fare a pezzi ogni regola. Oppure fragili e frastornati, chiusi in casa e in loro stessi. Fuori dagli stereotipi, come stanno gli adolescenti e i giovani oggi? Quali strascichi hanno lasciato su di loro prima il lockdown, poi la lunga assenza da scuola e ancora oggi i limiti a tante attività di socializzazione? Sull’edizione fiorentina di Repubblica stamani i dati snocciolati dalla procura dei minori fotografano un aumento del 30% dei reati per lesioni durante il 2020, l’anno maledetto. D’altra parte gli psicologi raccontano un aumento dei ragazzi che si rivolgono per la prima volta ad un professionista. L’impressione è quella che violenza – anche contro di sé con forme di autolesionismo – e ansia abbiano fatto breccia in una parte dei giovanissimi. Di questo abbiamo parlato con Chiara Lazzarini, psicologa e psicoterapeuta, nel gr del mattino.
Apatici, ansiosi, violenti: i giovani e la pandemia, come sono cambiati
Il lockdown, il lungo stop alla scuola, i limiti allo sport e alla socializzazione
