E’ arrivata la sentenza di primo grado per i 23 imputati al processo Forteto, la comunità-cooperativa del Mugello che dalla fine degli anni ’70 ha accolto decine di bambini e ragazzi assegnati in affidamento. Rodolfo Fiesoli, fondatore e leader del Forteto, è stato riconosciuto colpevole di violenze sessuali e maltrattamenti nei confronti dei minori ospiti presso la comunità: per lui la pena è di 17 anni e 6 mesi. Tuttavia il suo avvocato Sara Angelucci ha ricordato che Fiesoli resta libero: a quanto pare, scaduti i termini del divieto di dimora, potrà tornare a vivere al Forteto (attualmente abita a Pelago, in Valdisieve). Con lui sono stati condannati per il solo reato di maltrattamenti altri 15 imputati: Francesco Bacci (3 anni e 6 mesi), Angela Maria Bocchino (1 anno), Mariella Consorti (3 anni e 6 mesi), Marida Giorgi (1 anno), Silvano Montorsi (3 anni e 6 mesi), Stefano Paolo Pezzati (4 anni e 6 mesi), Gianni Romoli (3 anni), Stefano Sarti (3 anni), Elisabetta Sassi (3), Luigi Serpi (4 anni e 6 mesi), Francesca Tardani (3 anni e 6 mesi), Elena Maria Tempestini (3 anni e 6 mesi), Mauro Vannucchi (4 anni e 6 mesi). A loro carico ci sono anche provvisionali in favore delle vittime per un totale di 1.260.000 euro: la cooperativa del Forteto è chiamata al risarcimento in solido con i condannati. I sette imputati assolti sono Elena Lascialfari, Matteo Pizzi, Domenico Premoli, Sauro Massimo Sarti, Andrea Turini, Marco Ceccherini, Doriano Sernissi.