Queste le parole di Paulo Sousa nella sua conferenza stampa di presentazione
Sulle sensazioni del tornare in Italia: “ Sono sensazioni buonissime, grazie all’Italia sono diventato migliore come uomo e come calciatore. Spero di arricchirmi anche come allenatore, passo dopo passo, consapevole che questa sfida è bellissima”.
Su Salah (risponde Rogg): “ E’ in programma un incontro con gli agenti del calciatore dopodomani. Intanto abbiamo rinnovato il prestito e abbiamo pronto un contratto per i prossimi anni. Sta a lui decidere”.
Su come immagina la Fiorentina : “ Vogliamo essere consapevoli delle nostre qualità, voglio vivere di vittorie e queste vittorie devono essere raggiunte tramite il bel gioco. Dobbiamo coinvolgere tutti coloro che amano questa città”.
Sulle promesse dei Della Valle: “ Il traguardo è la conseguenza di un lavoro fatto con qualità. Con la società abbiamo le stesse vedute e insieme vogliamo arrivare a obiettivi importanti”.
Sulla trattativa che l’ha portato a Firenze e su i suoi sacrifici per liberarsi dal Basilea: “La Fiorentina mi ha aspettato e fatto capire che sono la persona giusta per questa società e per questo progetto. Si è aspettato un po’ di tempo in più per permettermi di liberarmi, come è giusto in ogni rapporto di lavoro, con il Basilea. Darò il massimo.
Su Rui Costa: “ Non l’ho sentito, ma so benissimo il bene che ha voluto a questo club e a questa società. Spero di portare la stessa gioia che lui ha portato a Firenze”.
Sulle scritte sui muri contro di lui: “ Sono un uomo di calcio, passionale, che ama il calcio e che ringrazia Dio per lavorare in questo mondo. Non mi interessa delle critiche, vorrei essere ricordato come uno che ha raggiunto bei traguardi”.
Su Gomez: “ Tutti sono importanti, adesso ho bisogno di capire chi può essere idoneo alle mie idee”.
Sulle sue esperienze in giro per l’Europa: “ Dovunque sono stato ho cercato di capire le persone, le culture e i sistemi di significato che caratterizzano un territorio”.
Sulle affinità con il gioco di Montella: “Mi piace la su mentalità positiva, un calcio che propone gioco e non aspetta soltanto l’avversario. Voglio coinvolgere i tifosi attraverso il nostro modo di fare calcio”.
Sugli allenamenti a porte aperte: “ Non credo siano solo gli allenamenti a porte aperte ad avvicinarci ai tifosi. Loro devono essere un braccio che ci congiunga con la città e con questa famiglia viola. Comunque sono favorevole all’idea di aprire al pubblico”.
Sul modulo a una punta e su una mentalità pragmatica: “Per fare gol non sono necessarie 11 punte. Abbiamo segnato tanto lo scorso anno, inferiori solo a Barcellona e a Real Madrid”.
Sul fatturato della Fiorentina e su come arrivare davanti a club più blasonati: “ Passione, missione, coraggio, consapevolezza delle nostre qualità, non porci dei limiti, sono queste le chiavi per ottenere risultati importanti”.
Sulla scelta di Firenze città: “Sono il primo a essere esigente, come i fiorentini. La città è una città di arte, di intelligenza. Per questo abbinare arte e intelligenza nel nostro calcio ci può aiutare a raggiungere cose belle”.