Perché gli operai da alcune settimane hanno smesso di lavorare al bypass di Cascine del Riccio? La domanda ce l’avevano posta i nostri ascoltatori, preoccupati da un improvviso stop del cantiere per la nuova strada che aggirerà l’abitato. La risposta sta nel ricorso presentato dal proprietario di un terreno interessato dei lavori e oggetto di esproprio. La procedura era stata sbrigata da Società Autostrade, che poi aveva consegnato il terreno al Comune di Firenze, il quale sovrintende ai lavori al posto di Autostrade in virtù di un accordo. Il ricorso ha bloccato il cantiere per circa tre mesi, poi venerdì scorso – come spiega l’assessore Stefano Giorgetti – il Tar ha dato ragione a Palazzo Vecchio e non ha concesso la sospensiva, quindi il proprietario avrà un mese di tempo per liberare l’area espropriata. I lavori quindi potranno ripartire su quel tratto dopo la metà di agosto. In tutto dunque uno stop di quattro mesi, ma alla fine il ritardo complessivo per ultimare il bypass sarà più contenuto secondo Giorgetti, perché nel frattempo i lavori sono proseguiti in altre aree: “Il ritardo dovrebbe essere recuperato nell’ambito della proroga di 60 giorni già concessi alle imprese nell’ambito di una variante che riguarda l’intero intervento”. Da qui la nuova scadenza: “L’estate prossima”, dice l’assessore, anziché la primavera come inizialmente previsto.