Crisi politica a Sesto Fiorentino, otto consiglieri comunali del Pd ieri hanno presentato una mozione di sfiducia al sindaco dem Sara Biagiotti. La mozione, che sarà discussa il 21 luglio, è appoggiata da altri consiglieri, quattro di Sel e un’ex 5 Stelle: in tutto ci sono 13 voti, quanti ne bastano per mandare a casa Biagiotti e aprire le porte al commissariamento del comune. All’origine della mozione ci sono attriti di vecchia data legati alle posizioni su inceneritore e nuova pista all’aeroporto, che si sommano a conflitti tra le diverse anime del partito sestese (Biagiotti e i renziani contro i più vicini all’ex sindaco Gianassi). Dal Pd arriva una dura reazione ai “dissidenti”: chi vota la mozione contro Biagiotti sarà espulso. Stamani il sindaco ha rotto il silenzio in cui si era chiusa ieri e ha sottolineato i rischi legati al commissariamento del comune: “Pensiamo a quello che potrebbe succedere su ampliamento dell’aeroporto e avvio dell’ inceneritore, certamente sono opere che andranno avanti senza nessuna mediazione politica, senza nessun confronto, senza nessuna opera di compensazione o contropartita per questo, perché il commissario deve solo realizzare le opere”. Poi l’appello agli otto consiglieri ribelli: “Si può cercare di ricucire, ma prima devono ritirare l’atto”.