Il ritardo c’è, ma non è drammatico. Dipende soprattutto da imprevisti legati ai lavori dei sottoservizi (che si trovano negli scavi) e alle lungaggini burocratiche. A volte ci sono pochi operai a lavoro, ma altre volte il cantiere è vuoto perché in quel momento non può andare avanti. Sono queste le considerazioni di Fabrizio Bartaloni, presidente di Tram di Firenze, ospite stamani a Lady Radio. Quella presieduta da Bartaloni è la società del project financing della tramvia, ne fanno parte di francesi di Ratp, Ataf e le imprese costruttrici. Nei giorni scorsi è andata in scena una guerra intestina che ha visto Ratp attaccare le imprese per i ritardi nei lavori. Il consiglio d’amministrazione della società dovrà discutere su come accelerare i cantieri, con i doppi turni, il lavoro di sabato e forse anche la domenica. Il cda in programma per domani slitterò probabilmente a lunedì. Bartaloni sostiene però che non ci sono ritardi ulteriori rispetto a quelli già calcolati: “Ci sarà uno sforamento che porterà la fine dei lavori della linea 2 al 30 aprile 2017 anziché a novembre 2016. La linea 3 ha un mese e mezzo di ritardo dovuto a problemi inerenti ai sottoservizi e all’approvazione delle varianti, come quella di Rifredi”. Quindi i cantieri della linea Careggi-Stazione termineranno “a ottobre 2017”. Dalla chiusura dei cantieri al passaggio del primo tram servono ancora 2-3 mesi, quindi le linee 2 e 3 saranno in esercizio rispettivamente a luglio 2017 e a gennaio 2018.