Sono parcheggiatori abusivi. Detestati da chi deve mettere gli spiccioli nel parcometro e, subito dopo, pagare pure loro per evitare di ritrovare sgradite sorprese sulla macchina. Ma per i cittadini che hanno deciso di non pagare neppure un euro alla Sas, possono diventare una risorsa. Lo ha raccontato a Lady Radio Simone Tani, che per un anno e mezzo è stato amministratore unico di Sas-Servizi alla Strada e che ora si appresta a lasciare l’incarico. Tani ha spiegato che un gruppo di parcheggiatori in viale Matteotti, vicino ad una delle sedi dell’azienda, ha raggiunto un accordo economico con alcuni automobilisti che lavorano in zona ma non vi risiedono (e quindi dovrebbero pagare per lasciare la macchina). In pratica l’automobilista, invece di svenarsi al parcometro, paga una cifra inferiore al parcheggiatore che si incarica di avvisarlo quando passa la polizia municipale per fare le multe. Tani è certo di questo fenomeno, perché a lui stesso i parcheggiatori hanno fatto una proposta del genere.
L’amministratore unico di Sas ha poi spiegato le novità per il pagamento della sosta sulle strisce blu: da ottobre il pagamento si potrà fare anche con il telefonino. Basterà scaricare la app (gratuita), indicare la targa del veicolo, collegarla ad una carta di credito o ad una prepagata, attivare la app quando inizia la sosta e segnalare quando si riprende la macchina. Non ci sarà tagliando ma il vigile che passa potrà appurare dalla targa del veicolo chi sta pagando tramite il telefonino. La app permetterà inoltre di frazionare la sosta: si pagheranno cioè i minuti effettivi di parcheggio, senza dover sborsare l’importo di un’ora intera a fronte di una sosta di pochi minuti. Ascolta dal gr del mattino.
17/09/2015