Restano distanti le posizioni dei tassisti e dell’amministrazione comunale all’indomani della rottura del tavolo sull’aumento di cento licenze e dopo la proclamazione dello sciopero per il 21 ottobre. E’ quanto emerge nel confronto all’interno del gr del mattino a cui hanno partecipato l’assessore Giovanni Bettarini e i rappresentanti della Cotafi (Claudio Giudici) e della Socota (Simone Giuliani), le due cooperative dei taxi. “Se Palazzo Vecchio intende affrontare la trattativa siamo aperti”, tende la mano Giudici, che poi però accusa il “decisionismo e una rigidità troppo forte” da parte del comune. Bettarini non nasconde il fastidio per la protesta dei tassisti che da ieri non lavorano con il radiotaxi, col risultato che prenotare telefonicamente una vettura è impossibile. “Un discorso è lo sciopero – distingue Bettarini – un’altro è creare un disservizio alla città. Se non rispondono al radiotaxi perché hanno litigato con l’assessore fanno un danno ai cittadini”. Giuliani e Giudici incolpano i cantieri della tramvia per il peggioramento del servizio taxi, puntano il dito contro la scarsità di parcheggi per fare il servizio all’aeroporto, ricordano l’attesa di sette anni per adeguare le tariffe. Bettarini si appella al numero di licenze complessivo, che accomuna Firenze a Bologna nonostante il maggior numero di presenze turistiche della prima, argomenta che l’amministrazione comunale si sta muovendo nell’interesse della città e che anche per questo le 70 nuove licenze fisse saranno per veicoli elettrici. Lunedì prossimo il faccia a faccia si sposterà in consiglio comunale, dove i tassisti si presenteranno in massa in occasione della votazione sulla delibera che introduce le cento nuove licenze.