Queste le parole di Cesare Prandelli nel corso di ‘Radio Viola’ sulla partita di ieri: “In Italia è difficile trovare un allenatore che ammette i propri errori. Paulo Sousa non si è nascosto ed ha fatto bene. Della partita di ieri analizzerei il primo tempo: per la prima volta la Fiorentina ha trovato una squadra che ha l’ha messa in difficoltà. Adesso dobbiamo capire se i viola troveranno le stesse difficoltà in futuro. L’Empoli ieri ha fatto ciò che la Fiorentina ha fatto contro l’Inter: pressing alto e costante. La Fiorentina non ha trovato i giocatori tra le linee creando superiorità sulla trequarti. Se si cambiano due/tre elementi non è detto di mantenere la stessa mentalità. Nel secondo tempo, però, sono emerse le qualità dei viola da squadra europea. Nelle prossime partite gli avversari della Fiorentina cercheranno di imitare l’Empoli di ieri”.
In queste settimane la forza dei viola sono stati Kalinic, Vecino, Badelj e i due trequartisti
Sul turnover: “Far giocare una squadra in Europa e una in campionato come sta facendo Sarri è una cosa positiva. La Fiorentina, a differenza del Napoli, non ha doppioni. Ogni calciatori ha delle caratteristiche”.
Su Suarez: “Ci sono troppe aspettative sullo spagnolo In Italia, in ogni giocata, è necessario dimostrare il proprio valore”.
Così su Kalinic: “E’ straordinario non solo perché riesce a concretizzare ma anche perché fa dei movimenti che in Italia vediamo poco. I difensori non sanno mai come comportarsi perché non dà punti di riferimento. Il croato è arrivato a Firenze con la volontà di dare un contributo importante per vincere qualcosa. Questa è la mentalità giusta”.
Su Bernardeschi: “L’allenatore ha svolto un lavoro straordinario su di lui. Bernardeschi, grazie a Sousa, ha capito l’importanza di giocare sulla fascia. Se il ragazzo si convincerà che questa è una occasione importante per la sua carriera avremo davanti un tornante di qualità e quantità”.
Su Sousa: “L’allenatore è arrivato in punta dei piedi ed è riuscito in pochi mesi a far sognare una città. Il portoghese è arrivato con le idee molto chiare. Ammettere i propri errori è un messaggio importante alla squadra”.
Sulla rosa e sui limiti della squadra: “La Fiorentina non ha la rosa inferiore agli avversari. Non ci sono squadre che dominano il campionato. Il limite dei viola, forse, è che non tutti credono di poter restare in vetta alla classifica. Questa squadra fino ad ora non è mai stata in balia di nessuno. La squadra deve sentire nell’ambiente la convinzione di poter arrivare in fondo. Dirigenti e allenatori devono avere un pensiero comune”.
Su Babacar: “Il senegalese deve capire cosa Sousa gli chiede. Il terminale offensivo deve essere un riferimento, non deve muoversi prima ma attaccare gli spazi nel momenti giusti. Continuando così faticherà a giocare”.
Sulla possibilità di puntare tutto su una competizione tralasciando l’altra: “E’ strano che il Presidente possa scegliere tra campionato e Coppa. Non è una mentalità vincente. La squadra è strutturata per competere in entrambe le competizioni. La sqaudra cresce quabndo si confronta con una cultura diversa, con un gioco diverso. Il giocatore diventa giocatore vero quando si trova sotto pressione, quando si trova in difficoltà”.
Sulla partita di giovedì in Svizzera: “Il Basilea è una squadra vera ma la Fiorentina ha trovato un assetto importante, quindi credo vedremo una partita molto diversa rispetto all’andata. Certe volte giocare in Coppa aiuta, perché ti fa stare sulla corda e dà la possibilità ad alcuni giocatori di mettersi in mostra. In Europa la Fiorentina ha dimostrato di poterci stare e poter sognare la vittoria. Dobbiamo credere nello Scudetto così come nella vittoria dell’Europa League”.
Sul mercato di gennaio: “Fossi nella società cercherei di ampliare la capacità di gioco della squadra, senza cambiare radicalmente lo stile”.
Sulle avversarie della Fiorentina: “Sono convinto che l’Inter abbia grandi margini di miglioramento, possono vincere il titolo. La Juventus si sta avvicinando alle prime, è una mina vagante. La Lazio ha diversi problemi, più dello scorso anno. Il Milan è interessante se guardiamo la scelta di puntare su giovani italiani, però serve molto tempo e pazienza. La Roma a livello di singoli è la più forte della Serie A. Mi sorprende non abbia continuità”.
Sui giovani talenti in prospettiva per il calcio italiano: “Bernardeschi, Florenzi e Donnarumma mi stanno sorprendendo. Non mi dimentico nemmeno di Baselli e di Grassi”.
Sul rinforzo in difesa: “Mi piace Balanta, anche Lisandro Lopez e vedrei bene Tonelli. Dipende da che tipo di profilo cerchi, da che tipo di difensore vuoi”.