E’ uno dei provvedimenti che potrebbero scattare dopo sette sforamenti consecutivi di pm10 nell’aria. Lo hanno deciso stamani sindaci delle grandi città e Regioni, riuniti al ministero dell’ambiente. Gli amministratori hanno firmato un protocollo. Nell’intervista che vi proponiamo l’assessore regionale Vittorio Bugli, presente per la Toscana, fa un resoconto. Tra le misure da adottare ci sono, appunto, la riduzione di 20km/h dei normali limiti di velocità, nelle aree urbane ma anche sulle tangenziali e le autostrade vicine alle città (come nel caso di A1 e A11 nei tratti fiorentini); l’abbassamento di due gradi delle temperature massime nelle case e nei luoghi di lavoro; il divieto di accendere camini e bruciare biomasse. Previsto anche il bus gratis, ma per farlo le amministrazioni devono trovare i soldi per compensare i mancati incassi. Oltre a questi provvedimenti – che comunque dovranno essere applicati dai sindaci – sono previste nel medio periodo risorse per 405 milioni: serviranno per comprare nuovi autobus per il trasporto pubblico, per progetti di mobilità sostenibile, bike sharing, pedibus, per i colonnini di ricarica elettrica, per l’efficienza energetica di scuole, palestre e condomini, per riqualificare gli edifici delle pubblica amministrazione.