Si scarica un’applicazione sullo smartphone, si creano un account e un portafoglio elettronico (ovvero un credito da spendere), poi si può cominciare a pagare la sosta senza più spiccioli e parcometri. Tutto questo sarà possibile anche a Firenze da lunedì, quando debutterà il servizio con la app “Tap&Park”, già attiva in alcune città italiane tra cui Pisa. Il meccanismo, spiegato stamani nel gr dal direttore di Sas Cristiano Rebecchi, è questo: una volta impostata la targa del veicolo, quando si inizia a sostare sulle strisce blu si attiva la app, impostando la durata teorica. Se la sosta dura meno del previsto, il credito non speso viene rimborsato; quando invece il parcheggio sta per scadere, l’applicazione avverte con un messaggio e offre anche la possibilità di prolungarlo. La polizia municipale potrà controllare se si è pagato il parcheggio attraverso i palmari in dotazione. Con “Tap&Park” si potranno comprare anche gli abbonamenti per le zcs. I vantaggi dell’applicazione dovrebbero essere svariati: non importa più avere spiccioli, si paga solo la sosta effettiva, si elimina il rischio di prendere una multa perché il tagliando è scaduto ma il proprietario della macchina è ancora al supermercato o alle poste, si risparmia pure il tempo per trovare un parcometro e poi tornare alla vettura a mettere il bigliettino esposto. Resteranno comunque in funzione anche le tradizionali macchinette. Se la app rende la vita più facile, Palazzo Vecchio intende ridurre la tolleranza verso i “furbetti” che non pagano la sosta. Da marzo ci saranno squadre di dipendenti della Sas che faranno controlli. Non si tratta di un ritorno ai vigilini, perché questi operatori non potranno fare multe ma si limiteranno a lasciare degli avvisi a chi non ha pagato: ricevuto l’avviso, il proprietario della vettura avrà un periodo di tempo per versare il dovuto e dimostrare l’avvenuto pagamento, altrimenti la polizia municipale provvederà a multarlo.