Potrebbe avere l’effetto di uno tsunami il regolamento per la tutela e il decoro del patrimonio culturale nell’area Unesco di Firenze, oggi al voto in consiglio comunale. Secondo la Repubblica, sono circa 200 i negozi (minimarket, internet point, money transfer, kebab ma anche pizzerie a taglio) che non rispetterebbero più le regole e che avrebbero tre anni per mettersi a norma, pena l’obbligo di chiudere. E adeguarsi non sarebbe uno scherzo, specialmente per via delle prescrizioni che impongono una superficie minima di 40mq e la dotazione di servizi igienici accessibili ai disabili. Saranno proibiti anche fast-food e self-service (tranne in stazione) e i compro oro. Limiti anche alla vendita di alcolici, vietata dalle 21 di sera alle 6 del mattino, e alla somministrazione che sarà bloccata dalle 2 fino alle 6 del mattino (dala mezzanotte alle 7 su area pubblica, ad eccezione di fiere e mercati). Tutto questo, ovviamente, salvo emendamenti e correzioni nel consiglio comunale di oggi.