“Avevo 12 anni e non arrivavo nemmeno a prendere gli stampi per metterli nella macchina, ricordo che chiedevamo a quelli della scacinatura di abbassare l’altezza dei pancali perché io non ci arrivavo”. “Avevo 11anni quando ti ho conosciuto e lavoravo con te nel caseificio vecchio”. “Quante volte mi sono confidata con te poi certo te fatte le tue 8 ore andavi via, noi si rimaneva lì a giornate intere”. Sono alcune delle testimonianze che in queste ore alcuni fuoriusciti dal Forteto stanno postando sul profilo Facebook dei “Dipendenti esterni del Forteto”: si tratta della pagina sulla quale da alcune settimane i lavoratori che non fanno parte della comunità del Forteto (una quarantina in tutto) hanno iniziato a difendere la cooperativa in quanto estranea ai fatti che hanno portato alla condanna in primo grado di Rodolfo Fiesoli e di altri quindici componenti della sua setta. Ieri sul profilo è comparsa una nota dei dipendenti esterni che si sono detti amareggiati per le dichiarazioni dei membri della commissione regionale d’inchiesta, che lunedì scorso hanno incontrato i lavoratori. “E’ mancata da parte della commissione quella capacità di ascolto sereno delle nostre preoccupazioni – hanno scritto – mostrandosi invece essa più interessata alle vicende processuali dei soci del Forteto o a prospettare la panacea del commissariamento dell’azienda”. Nel comunicato hanno ribadito di non aver mai visto bambini al lavoro nella cooperativa, ma proprio questo passaggio ha provocato la reazione dei fuoriusciti dal Forteto: le vittime (parti offese e prescritte) hanno iniziato a rispondere al post raccontanto di quando da piccoli vivevano al Forteto, e descrivendo una serie di circostanze in cui alcuni lavoratori esterni (indicati col nome e a volte col cognome) avrebbero invece assistito al lavoro minorile, senza mai denunciare. Un vero e proprio scontro. Ricordiamo che oggi al Forteto, oltre agli esterni, lavorano 63 soci: di questi solo una decina di fatto sono usciti dalla comunità e in alcuni casi hanno denunciato Fiesoli e gli altri imputati, gli altri sono membri della comunità, tra cui anche i condannati e i testimoni della difesa.