Queste le parole di Andrea Rogg, Direttore generale della Fiorentina, nel corso della conferenza stampa parlando del mancato arrivo del difensore: “La programmazione non deve essere giudicata dai calciatori arrivati e non arrivati. Senza programmazione non saremmo terzi in classifica. Il mercato di gennaio è stato condiviso all’80% con il mister. Non c’è nessuna spaccatura tra società e allenatore. Tutti i giocatori in rosa sono stati condivisi con Paulo. Avevamo la volontà forte di aggiungere qualcosa a questa rosa. Non c’è rammarico per il mancato arrivo del difensore. Abbiamo lavorato molto per Lisandro Lopez e per Mammana”.
Sulla vicenda Mammana: “Ad un certo punto della trattativa la proprietà ha dato chiaro mandato di interromperla perché aveva preso una piega diversa rispetto all’inizio. La cifra richiesta non era in linea con il valore del giocatore. Tutti i dirigenti si sono mossi in modo coordinato. Il tempo era poco e la società si è mossa in modo rapido”.
Su Lisandro Lopez: “Lo scenario della trattativa è stato completamente cambiato dall’infortunio di Luisao. La Fiorentina non ha alcuna responsabilità”.
Sulla poca chiarezza sul mercato: “Non ci siamo fatti trovare impreparati. Non tutte le cose si concludono come vorremmo. Siamo convinti di aver svolto un lavoro utile al mister. Sono soddisfatto del mercato. I risultati li vedremo col passare del tempo. Quello di gennaio non è stato un mercato di smobilitazione. Nessuno parla delle offerte che la società ha rifiutato per non abbassare il livello della rosa. Abbiamo mandato alcuni giovani di prospettiva a fare esperienza. E la volontà è di tenere questi ragazzi. Non c’era la volontà di risparmiare soldi. Nessuno dei dirigenti ha responsabilità, tutti hanno fatto il massimo”.
Sul budget di gennaio: “Non mi piace parlare di cifre. Abbiamo offerto 7 milioni per Lisandro Lopez e una cifra leggermente superiore per Mammana”.
Sulla volontà di andare in Champions League: “La volontà è di guardare sempre verso l’alto. Abbiamo voglia di restare terzi”.
Sulla mancanza di giocatori italiani in rosa: “E’ una cosa sulla quale vogliamo lavorare. E’ uno degli obiettivi della società”.
Sulla permanenza dell’allenatore: “Sousa ha un contratto per due anni con opzione per il terzo. Resterà!”.
Sulla contestazione dei tifosi: “C’è molta amarezza. Una società che non è unita non può raggiungere risultati al di sopra delle aspettaive e dei conti. C’è entusiasmo nel voler continuare un percorso che negli ultimi tre anni ha dato grandi risultati. I tifosi viola hanno grande passione. La passione certe volte porta a chiedere sempre di più. Lo scalino dal quarto al terzo posto è uno dei più difficili da superare
Sul rapporto tra nuovo stadio e investimenti: “Sono due progetti separati, non collegati”.
Sulla struttura piramidale della società: “Come in tutte le società c’è la proprietà, il Presidente esecutivo e una struttura a mio avviso semplice: Pradè, Angeloni direttore tecnico e Pereira che ha grande esperienza per quanto riguarda il mercato internazionale. Quest’ultima è l’unica figura nuova nel panorama calcistico di Serie A”.
Sulla mentalità dei Della Valle: “Sapete bene qual è la filosofia della proprietà, ha dato frutti anche sul campo”.
Sulla possibile cessione della Fiorentina: “Non mi risulta ci sia niente di vero”.
Sulla vicenda Salah: “Non abbiamo ricevuto comunicazioni in merito. Non sappiamo le tempistiche, aspettiamo”.