A Firenze la pasticceria Caldana di piazza Leopoldo, il bar Il Barco e il “Pizzaman” di via Baracca; a Prato il bar “Il becco d’oca” in via Ferrucci e alcuni immobili nel quartiere Il Pino: sono tra i beni sequestrati stamani dalla Direzione Investigativa Antimafia. Ammonta in tutto a tre milioni il valore del patrimonio a cui sono stati posti i sigilli, a seguito di un’operazione antiriciclaggio della procura di Firenze. Secondo le accuse bar, pizzerie e altri immobili sono stati acquistati con capitali accumulati in nero con la costruzione di appartamenti a Prato: un metodo per reimmettere il denaro nel circuito legale. I beni sarebbero tutti riconducibili, tramite dei prestanome, all’ottantenne imprenditore calabrese Giuseppe Iuzzolino, originario di Strongoli (Crotone) e da tempo residente in Toscana. Iuzzolino è finito ai domiciliari per la bancarotta fraudolenta di una società commerciale da cui dipende uno dei bar in cui sarebbe stato riciclato denaro. Altri sei persone sono indagate con accuse che vanno dall’associazione a delinquere, il riciclaggio, il reimpiego illecito di capitali e l’evasione fiscale.