Sono accusati di aver chiesto tangenti per alleggerire i controlli nei capannoni: due ispettori della Asl di Prato, un uomo e una donna, sono stati arrestati per concussione dalla guardia di finanza. Si tratta di due tecnici assunti recentemente per i controlli nelle ditte cinesi e che spesso lavoravano in coppia nell’ambito del progetto della Regione per promuovere la sicurezza sui luoghi di lavoro. L’uomo è stato accompagnato in carcere, mentre la donna è ai domiciliari. Secondo le accuse i due avrebbero alleggerito le sanzioni o promesso di chiudere un occhio sulle irregolarità in cambio di denaro. Alla donna è contestato un solo episodio, mentre la posizione del suo collega appare più grave: avrebbe chiesto dai 500 ai 3mila euro agli imprenditori cinesi in cambio di un “trattamento di favore”. I fatti risalirebbero all’autunno scorso. A novembre l’uomo era già stato denunciato da un imprenditore cinese che aveva registrato un colloquio in cui sarebbe stata avanzata la richiesta di una tangente: per questo motivo l’ispettore era stato sospeso dal lavoro.