Ecco l’intervento dell’ex capitano della Fiorentina Martin Jorgensen ai microfoni di Radio Viola:
SUL MOMENTO VIOLA – E’ un momento difficile, hanno perso troppo e si sono distaccati dal terzo e quarto posto. Ora è difficile rialzarsi perchè manca poco e sei stanco mentalmente. La Fiorentina ha attraversato un periodo in cui è mancato il gioco e un po’ di fortuna, poi è subentrato il dubbio, le pressioni dall’esterno e pure le voci sul mercato non fatto e quelle sul presidente non hanno aiutato la squadra. Parlare tanto fa bene solo a giornali e tv non alla squadra…soprattutto a questa che non è stata così forte da farsi scivolare addosso tutto questo.
SULLA MANCANZA DI LEADER – E’ importante averne nello spogliatoio perchè aiutano a tirare fuori il meglio di ognuno. E non è importante che urli, uno può essere leader semplicemente col dialogo, oppure parlando addirittura poco. Credo che nello spogliatoio attuale siano leader giocatori più ‘vecchi’ come Gonzalo Rodriguez, Borja Valero e pure Pasqual anche se gioca poco.
SU SOUSA – Ha fatto un gioco da applausi nei primi sei mesi, evidenziando idee nuove ed entusiasmo. Ma sono del parere che un allenatore non è giudicabile in base agli ultimi otto mesi di lavoro svolto bensì considerando quello che ha fatto anche nelle avventure precedenti. Resta in ogni caso un buon allenatore ma per fare bene ci vuole anche la squadra.
SULLA SFIDA DI DOMENICA – Importatissima ma difficile da vincere. Ricordiamoci comunque che innanzitutto c’è da vincere stasera contro l’Udinese.
I SUOI ANNI IN VIOLA – Ricordo con affetto il gruppo che ha lavorato insieme dal 2005 al 2009, un gruppo eccezionale fatto di buoni compagni di squadra, rispettosi l’uno dell’altro.
IL SUO PRESENTE – Faccio il commentatore televisivo, lavoro che prediligo perchè mi permette di stare più vicino alla famiglia. Il campo? Sì, lo vivo, ma solo due volte a settimana coi ragazzini.