Martedì pomeriggio Alessandro era uscito come al solito per passeggiare col suo bambino nella parte alta di via Lungo l’Affrico, dove il torrente non è tombato. Raggiunto quel punto, meta abituale della giratina pomeridiana, si è accorto che l’acqua aveva cambiato colore. Il torrente era torbido e grigiastro e, secondo il suo racconto, mandava un cattivo odore. Altri abitanti della zona come lui si sono accorti di questo strano fenomeno ed hanno chiamato chi la polizia municipale, chi i vigili del fuoco, chi l’Arpat. Alla fine proprio i tecnici dell’agenzia regionale sono intervenuti per prelevare alcuni campioni dall’Affrico per analizzarli. Ma ieri l’acqua si è di nuovo colorata di grigio: se al mattino sembrava tornata quasi limpida, più tardi c’è stato un nuovo intorbidimento. Quale può essere la causa? Per il responso del laboratorio si dovrà attendere la prossima settimana, ma dall’Arpat fanno sapere che, ad un esame visivo, potrebbe trattarsi dell’effetto di una movimentazione di terra in un cantiere privato, e la polizia municipale di Fiesole nelle prossime ore farà alcune verifiche. Se anche fosse confermata un’infrazione di questo tipo, non dovrebbe avere effetti ambientali consistenti. I tecnici dell’Arpat escluderebbero, a prima vista, la contaminazione da parte di sostanze oleose. E’ pur vero che mercoledì pomeriggio, il giorno successivo al sopralluogo, oltre all’intorbidimento Alessandro e gli altri avevano notato pure della schiuma. E anche oggi tante sentinelle, i residenti della zona, sono pronti ad affacciarsi sull’Affrico, per monitorare le condizioni del torrente.