Graziano Cioni, 70 anni, fresco della piena e definitiva assoluzione al processo Castello, è intervenuto stamani nel gr del mattino di Lady Radio per raccontare il suo calvario durato otto anni di udienze attraverso tre gradi di giudizio, esprimere il suo parere su cosa non funziona nella giustizia italiana, senza sottarsi alle domande sulla politica. Cioni insiste sulla responsabilità dei magistrati: “Un magistrato che ha messo in carcere una persona che poi viene assolta dovrebbe pagare. Non si può mettere in galera una persona innocente e quindi prima di metterlo in galera bisogna che ci siano delle prove certe al di là di ogni dubbio”. Ma per lo “sceriffo” sarà difficile arrivare a questo: “I magistrati sono la casta più potente dopo il Vaticano”. E se oggi Cioni fosse un amministratore, quale ordinanza firmerebbe? “A Firenze non c’è bisogno di ordinanze. Io mi sono consumato le scarpe a girare per le strade di Firenze, sul problema della sicurezza, sul problema del sociale. Ora vedo poca gente che si sta consumando le scarpe. Se io fermassi un cittadino e gli chiedessi di farmi i nomi di due assessori di Palazzo Vecchio li saprebbe?”. Ascolta l’intervista integrale.