Il direttore sportivo Pierpaolo Marino è intervenuto quest’oggi ai microfoni di Radio Viola:
SUL RITORNO DI CORVINO – Mi dispiace per Pradè e mi fa piacere per Corvino. Io nella mia carriera sono ritornato in tre squadre (Avellino, Udine e Napoli, ndr) e sono stati ritorni non peggiori delle prime parentesi, anzi: il Napoli in quattro anni è risalito dalla C alla A andando pure in Europa; ad Udine arrivammo terzi…questo per dire che a mio avviso i ritorni possono essere soddisfacenti per chi li fa e una necessità per chi li richiede.
SULL’EVENTUALE RAPPORTO SOUSA-CORVINO – E’ una strana coppia questa, ma Corvino non è un dittatore, è un direttore all’antica. Non vedo nulla di strano sul fatto che l’allenatore possa delineare la tipologia di giocatore che gli serve indicandone pure il nome. E’ chiaro che ci vuole la condivisione onde evitare che nascano problematiche.
SUI DELLE VALLE – Non dimentichiamo che i Della Valle hanno preso le ceneri della Fiorentina. Oggi il fatturato mette in riga le società ma ciò non toglie che anche in Italia non possa verificarsi una favola Leicester, che comunque resta l’eccezione e non la regola. Se pensate a una piazza come Napoli solo negli ultimi sei anni sta facendo cose importanti con la vittoria di due Coppe Italia e una Supercoppa. Ma non dimentichiamo che Napoli ha una fatturazione che è due volte quella della Fiorentina, dunque in proporzione non è che abbia fatto faville stando ai risultati. Credo che i Della Valle sono adatti alla Fiorentina.
SULLA PROGETTUALITA’ – Con un’ottima managerialità tecnico-sportiva e un’ottima guida dell’allenatore il miracolo Leicester può succedere anche in Italia e a Firenze. Pensate alla prima parte del campionato e a dove si trovava la Fiorentina. Forse bisognava intervenire diversamente a gennaio, con più coraggio da un punto di vista degli investimenti. La Fiorentina deve avere l’ambizione di poter vincere lo scudetto.