Gilberto Manoel Da Silva, la transessuale di 45 anni uccisa stamani in via Fiume insieme alla 27enne dominicana Mariela Josefina Santos Cruz, abitava da molto tempo nell’appartamento al civico 1. Almeno da otto anni, spiega la vicina del quarto piano, che vive col fidanzato. “Era molto gentile e molto carina”, racconta. Certo, sapevano chi fosse e cosa facesse: “Nel suo appartamento c’era viavai, prestazioni sessuali”. Mentre non sapevano che nell’alloggio vivessero altre persone, quindi Mariela Josefina e l’altra dominicana di 25 anni che si è salvata buttandosi dalla finestra sarebbero state ospiti occasionali o comunque un recente arrivo. La ragazza sopravvissuta è per fortuna in buone condizioni, non è stata raggiunta dalle coltellate e nonostante la caduta non avrebbe fratture né traumi agli organi interni anche se resta ricoverata all’ospedale di Santa Maria Nuova.
Intanto i carabinieri stanno dando la caccia al presunto omicida, a cui hanno già dato un nome e un volto. A quanto trapela sarebbe un italiano, fuggito sull’auto che aveva parcheggiato nei pressi della stazione di Santa Maria Novella.