Una serie di azioni per ridurre le liste d’attesa per visite ed esami nella sanità toscana, con l’obiettivo di ridurle fino al 30-40%: le ha presentate stamani l’assessore regionale alla salute Stefania Saccardi. In che modo? “Cominceremo ad allargare la possibilità di svolgere le diagnosi anche i pomeriggi e il sabato mattina – ha detto Saccardi – anche questo ci consentirà di far crescere l’offerta”. “Se poi ci sarà bisogno di maggior personale lo prenderemo”, ha aggiunto. Ma il piano prevede anche un alleggerimento del Cup, il centro unico di prenotazione, a cui continueranno a rivolgersi i “primi contatti” che hanno un carattere di maggiore urgenza. I circa 330mila toscani che invece sono già seguiti dal sistema sanitario e che necessitano di un percorso di visite da programmare non dovranno più rivolgersi al Cup: i 100mila malati oncologici avranno un loro punto servizi dedicato; per i 200mila malati cronici (per diabete, patologie polmonari o cardio-vascolari) il percorso visite sarà gestito dai medici di famiglia; infine le donne incinte avranno già stabiliti fin dall’inizio tutti gli esami ordinari da seguire. La nuova organizzazione, ha precisato Saccardi, sarà pronta entro la fine dell’anno.