Dopo settimane di burrascoso dibattito e liti furibonde in casa Pd sul lavoro di Paolo Bambagioni e della commissione d’inchiesta bis da lui presieduta, il consiglio regionale ieri ha trovato la quadra e approvato con voto unanime una risoluzione sul Forteto. Un documento che di fatto non sancisce strappi con la relazione della commissione d’inchiesta sul Forteto e che anzi in certi aspetti rincara la dose sulle misure da adottare. “Un giorno storico”, ripeteva ieri un commosso Sergio Pietracito, presidente dell’associazione vittime. La risoluzione, pur senza premere sul tasto dolente delle responsabilità istituzionali della Regione delle Asl, contiene richieste pesanti, oltre ad esprimere “Piena ed incondizionata solidarietà a tutte le vittime del Forteto ed una ferma e risoluta condanna per i fatti di inaudita gravità che si sono consumati durante i tanti anni di attività della comunità” e “soddisfazione” per le condanne confermate in appello. Tra le richieste, quella che impegna il presidente del consiglio regionale a “farsi promotore di un’azione tesa a valutare e sollecitare il Governo nazionale circa la reintroduzione nel codice penale del reato di plagio”; “a garantire un’adeguata richiesta di risarcimento del danno derivante dal riconoscimento della Regione quale parte lesa”; “al potenziamento del progetto “per la riacquisizione di autonomia per minori e giovani in uscita dalla comunità Il Forteto e vittime di abusi”; “alla costituzione di uno specifico Osservatorio composto da esperti, sul fenomeno delle sette”; e “ad intraprendere ogni azione necessaria e possibile finalizzata a far sì che, all’interno della cooperativa Il Forteto, le vittime di abusi non debbano, per nessun motivo, lavorare al fianco degli abusatori o di chi, a qualunque titolo, continui ad intrattenere rapporti con la comunità”, “senza dimenticare i disabili, che si trovano all’interno del Forteto, adottati da soggetti condannati e per i quali è auspicabile una sistemazione diversa”. La risoluzione impegna inoltre la Giunta toscana a “predisporre una relazione entro la fine del 2016 sullo stato dei servizi di affido di minori in ogni zona socio-sanitaria della Toscana” e “a potenziare le azioni finalizzate al sostegno delle vittime del Forteto, anche mediante progetti finalizzati al recupero e al reinserimento al lavoro e nella società, strutturando parimenti un servizio stabile destinato a fornire supporto alle persone vittime di violenza in Toscana”. La risoluzione, presentata dal capogruppo del Pd Marras e dai consiglieri della commissione bis, di fatto rafforza ancora la relazione conclusiva della commissione e con essa la richiesta di commissariamento del Forteto. Marras e con lui il Pd hanno dimenticato infatti l’idea di una “autoriforma” della cooperativa agricola; come ha sottolineato Paolo Bambagioni i cambiamenti nel cda del Forteto non ha prodotto svolte decisive e discontinuità col passato. Ascolta dal gr di stamani gli interventi di Giovanni Donzelli (Fratelli d’Italia) e di Monia Monni (Pd), che ha avuto un ruolo importante nella stesura del documento approvato ieri.