Una sala di preghiera da mille posti entro fine settembre, un luogo definitivo (o un terreno su cui costruire l’edificio sacro) entro la fine dell’anno. E’ questo il percorso emerso ieri nel faccia a faccia fra l’imam di Firenze Izzedin Elzir e l’assessore all’urbanistica del comune di Firenze Lorenzo Perra. In realtà un incontro interlocutorio per analizzare varie soluzioni per la sala provvisoria e per la moschea definitiva. Per la sala, tra le ipotesi, torna l’aula bunker di via dell’Agnolo, ma c’è da superare il problema legato al nuovo Palazzo di giustizia, dove i locali che avrebbero dovuto ospitare l’aula bunker non sono adeguati. Come alternative si parla anche del Mandela Forum o dell’Obihall, ovviamente solo per le ore della preghiera il venerdì pomeriggio, ma l’idea non convincerebbe troppo Palazzo Vecchio. Sul lungo termine invece i musulmani fiorentini continuano la ricerca di un terreno dove edificare una vera moschea, con tanto di minareto. Secondo Repubblica, ieri l’imam avrebbe sottoposto anche due nuove possibili location in fondo a viale Europa. Niente decisioni definitive per ora, ma Elzir si sbilancia: “Entro l’anno spero sia possibile arrivare arrivare all’individuazione del terreno”.