Lo dice la legge di stabilità: dal primo luglio scorso i parcometri dovevano essere adeguati per consentire il pagamento elettronico con carte di credito e bancomat. Ma a Firenze, ancora, servono gli spiccioli per pagare la sosta alla macchinetta. Lo ha denunciato il consigliere comunale di Sinistra Italiana Tommaso Grassi: “Il Comune avrebbe quindi il dovere di spegnere le macchinette per la riscossione fino alla messa a norma e i cittadini alle prese con i parcheggi sulle strisce blu, potrebbero sentirsi legittimati a sostare gratuitamente se il parcometro non è adeguatamente attrezzato per i pagamenti tramite Pos”. La risposta è arrivata dagli uffici mobilità del comune e dalla Sas: i lavori di adeguamento dei parcometri a Firenze sono già stati affidati e a breve inizieranno, e comunque già da metà gennaio è possibile pagare la sosta con carta di credito, non direttamente sull’apparecchio, ma tramite l’APP gratuita Tap&Park per smartphone. Per gli uffici quindi non c’è necessità di spegnere i parcometri in attesa dell’adeguamento, già programmato, visto che comunque un sistema di pagamento elettronico è in funzione ormai da diversi mesi. Questioni di interpretazione che, c’è da immaginare, finiranno davanti a un giudice chiamato a pronunciarsi sul ricorso di un qualche automobilista multato.