Reclutavano giovani nigeriane, spesso minorenni, le convincevano a lasciare i loro villaggi in Africa anche minacciandole con riti vodoo, poi le riducevano in schiavitù e le avviavano alla prostituzione in Italia, a Firenze. Con questa accusa quattro nigeriani sono stati fermati da carabinieri al termine di un’indagine iniziata nel luglio scorso. La ragazze deportate dai loro villaggi venivano portate n Libia scortate da uomini armati che spesso le violentavano, durante viaggi in pullman e moto che potevano durare anche dei mesi. Poi venivano messe sui barconi per raggiungere l’Italia, dove dei connazionali le prendevano in consegna, le avviavano alla prostituzione e di fatto le riducevano in schiavitù: niente contatti con l’esterno oltre ai rapporti con i clienti, spogliate dei loro vestiti e costrette a indossare sempre gli abiti del mestiere. Tra i luoghi dove la regazze esercitavano c’è il parco delle Cascine. I quattro fermati sono accusati di tratta di persone, riduzione in schiavitù e sfruttamento della prostituzione. Tre di loro, due uomini e una donna, sono stati catturati nell’appartamento dove vivevano a Montecatini Terme e dove si trovava anche una giovane prostituta; il quarto fermato era ospite in un centro di accoglienza per immigrati della provincia di Pescara.