Strattonamenti, botte e minacce: succedeva questo alla scuola dell’infanzia de’ Bassi, all’Isolotto, secondo le denunce dei genitori di alcuni piccoli alunni. Sospetti che al momento sembrano trovare conferme dalle riprese effettuate con le telecamere nascoste nei locali della materna dai carabinieri. Sono cinque i bambini, dai tre ai cinque anni, che sarebbero finiti nel mirino della maestra, R.M., una quarantenne di origine calabrese che è stata rinviata a giudizio per abuso dei mezzi di correzione nel processo che inizierà a marzo. E’ accusata di aver strattonato i piccoli, di averli spostati energicamente fino a far sbattere loro la testa contro il muro, di averli minacciati di morderli o di staccare loro un braccio. Episodi che sarebbero andati avanti fino al dicembre 2015. La maestra, che era una supplente annuale, non insegna più alla materna de’ Bassi. I cinque bambini, come accade quasi sempre in questi casi, non hanno raccontato esattamente quel che accadeva loro in classe, ma le loro famiglie hanno notato comportamenti allarmanti: perdita di sonno, appetito, paura di andare a scuola, strani atteggiamenti nel gioco. I sospetti, formalizzati in alcune denunce, hanno per adesso trovato conferme dalle indagini. Intanto l’avvocato Guglielmo Mossuto, che assiste una delle cinque famiglie, rilancia una proposta a lungo discussa di recente: “Mettiamo le telecamere in tutte le scuole materne” per vigilare sui comportamenti delle insegnanti.