La Regione non annullerà la sanzione ai prorpietari di auto con più di vent’anni e meno di trenta, che nel 2015 hanno pagato un bollo più leggero del previsto. Un errore in totale buonafede, visto che la Toscana solo a marzo 2015 si era adeguata alla legge di stabilità, cancellando il bollo agevolato a 63 euro: pertanto, chi aveva il tributo in scadenza a gennaio o a febbraio non poteva conoscere le novità e aveva continuato a pagare l’importo ridotto (la vicenda in dettaglio è spiegata qui). Una situazione che riguarda 60mila toscani: questi cittadini avrebbero dovuto regolarizzare la loro posizione entro il 30 settembre 2015, ma non sono stati contattati uno ad uno dalla Regione. I più attenti hanno comunque avuto notizia della nuova normativa ed hanno pagato in tempo, gli altri hanno ricevuto a dicembre 2016 l’avviso bonario con le sanzioni da versare entro il 31 gennaio 2017. Ora questo termine è stato prorogato al 31 marzo 2017, dopo l’incontro tra l’assessore al bilancio Vittorio Bugli e il difensore civico regionale Lucia Franchini, contattata da alcuni contribuenti. Franchini, come avevamo anticipato (leggi qui) ha chiesto di annullare le sanzioni. La Regione ha risposto picche, argomentando – riferisce il difensore civico – che si sarebbe introdotta una disparità con chi aveva pagato nei tempi previsti. E, secondo il dato fornito da Bugli nell’incontro, il 95% dei 60mila avrebbe già regolarizzato la propria posizione (evidentemente anche per evitare una cartella esattoriale ben più pesante della sanzione di circa 20 euro). Resta l’ingiustizia del dover pagare una multa per un aumento di cui i contribuenti non erano stati informati. “Consiglio di pagare entro fine marzo – spiega Franchini in un’intervista a Lady Radio (ASCOLTA) – ma dalla Regione c’è stata cattiva informazione”. Lady Radio sta consultando alcuni esperti circa la possibilità e la convenienza di un ricorso contro la sanzione, vi daremo aggiornamenti venerdì mattina alle 9.30 nel corso di Ora Legale.