Il proprio nome o quello del partner, dichiarazioni d’amore e cuori, pensieri più disparati: tutto quello che in troppi scrivono sui muri deturpando i tesori di Firenze, adesso nella Cupola del Brunelleschi potrà essere lasciato in formato digitale su alcune lavagne. E’ il progetto dell’Opera di Santa Maria del Fiore, che ha già sperimentato questo sistema sul Campanile di Giotto, con un buon successo stando ai numeri forniti: 18mila messaggi digitali e solo una decina di graffiti nell’ultimo anno. Adesso il secondo step, con il progetto “Autography sulla Cupola del Brunelleschi”, che si accompagnerà ad una completa rimozione delle scritte che oggi deturpano il percorso di 463 scalini. I turisti troveranno due postazioni di Autography: una durante la salita, accanto allo spazio dove sono conservate le statue dei Vescovi, e l’altra lungo la discesa, nel cosiddetto “Museino”, dove sono esposti alcuni degli attrezzi del cantiere brunelleschiano. I messaggi potranno essere personalizzati nei vari stili, colori e materiali dei monumenti. A differenza delle scritte sui muri, che saranno cancellate in breve tempo, quelle digitali saranno scaricate, catalogate e conservate nell’Archivio storico, dove sono custoditi i documenti di sette secoli di vita dell’Opera di Santa Maria del Fiore. Via via i graffiti digitali saranno stampati in volumi che ne raccoglieranno 10mila per volta.