Circa 150 persone sono indagate dalla procura di Firenze per diffamazione, minacce e istigazione all’odio razziale. Ne dà notizia stamani La Nazione. L’inchiesta nasce dall’esposto che il sindaco di Scandicci, Sandro Fallani, aveva presentato dopo la pioggia di commenti su Facebook nei giorni in cui in città si discuteva dell’apertura di un centro migranti gestito dalla Caritas. Frasi di questo tenore: “Io farei di meglio, li userei come cavie da laboratorio per testare i farmaci… perché testarli sugli animali?”. “Al gas tutti quanti sono lì in comune”. “Ci vorrebbe un bel campo di detenzione stile Guantanamo, per fargli passare la voglia. In confronto i campi di concentramento erano dei resort per le vacanze…!!!”. L’esposto di Fallani riguardava 26 persone, ma la procura ha ampliato la platea degli indagati. Le frasi incriminate erano state scritte sotto alcuni post del consigliere scandiccese della Lega Nord Leonardo Batistini, che aveva preso le distanze dai commenti più duri, ma che ora critica Fallani per aver presentato l’esposto e lamenta che siano finiti indagati anche gli autori di post più “leggeri”, dove al massimo si parlava di “ruspe”. Stasera alle 21 al teatro Aurora di Scandicci si terrà un’assemblea con i 150 indagati, che decideranno sul da farsi.
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