Giovanni Galli, ex viola, ha parlato ai microfoni di Radio Viola su Lady Radio a proposito delle vicende viola:
“Situazione attuale attorno e dentro la Fiorentina? Credo che la rabbia dei tifosi venga soprattutto dal fatto che mai come quest’anno la possibilità di arrivare in Europa League era abbastanza semplice, sono stati buttati via molti punti. La Fiorentina deve sempre essere pronta a cogliere i passi falsi delle altre: Inter e Milan ne hanno fatti, andavano sfruttati. Credo che la Fiorentina sia una buonissima squadra, se la può giocare alla pari con tutte come organico: personalmente non me la sono sentita di affondare la lama di fronte a una situazione del genere, ma di fronte a determinate parole di Sousa e Adv sono rimasto convinto del fatto che qualcosa non funzioni; c’è la sensazione che ci sia l’indifferenza più totale, cosa che lascia spazio ad alibi per i giocatori. Manca spirito, quel qualcosa per dare di più: tutti invece in realtà dovrebbero essere sotto esame per essere riconfermati o meno”
“Sousa? L’allenatore non può permettersi di dire determinate cose, come il fatto che la squadra non abbia rispettato le sue direttive. Corvino si è trovato però un allenatore che in passato aveva fatto bene: Pantaleo ha provato a prendere i giocatori adatti per Sousa, tra giovani e affari: probabilmente però non si sono capiti, è evidente che quel famoso “patto del baccalà” era già scaduto in partenza…”
“E’ obbligatorio che quando la Fiorentina scende in campo debba pensare agli obiettivi stagionali, quest’anno quello di raggiungere l’Europa League: c’è da dire che la squadra ha perso il divertimento e non diverte nemmeno più il pubblico. La partita con l’Inter è rappresentativa di questa squadra: ha morso in partenza, poi nel finale ha sofferto. Con il Palermo è stata una partita noiosissima, andavano quasi più piano di me! Penso che la situazione sia abbastanza imbarazzante, soprattutto riguardo alle posizioni dell’allenatore: non c’è la chiarezza; cosa vuol dire arrivare fino in fondo alla stagione? Dietro alla professionalità servono sempre obiettivi e stimoli. La Fiorentina con le grandi ha sempre fatto grandi partite, ma non è possibile poi soffrire con le piccole; pensate a quanti punti abbiamo buttato via”.