La procura di Firenze ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo sul turista morto ieri nella basilica di Santa Croce, colpito da un pezzo di capitello che si è staccato ed è caduto addosso all’uomo da un’altezza di quasi trenta metri. La vittima, Daniel Testor Schnell, 52enne di Barcellona, era in vacanza insieme alla moglie, che era a poca distanza dal marito quando è stato colpito dalla pietra. Inutili i tentativi di soccorso del 118. L’area dell’incidente è sotto sequestro e Santa Croce resterà chiusa almeno per l’intera giornata di oggi. Le indagini dovranno accertare se l’episodio sia frutto di una fatalità o se ci siano dei responsabili. La basilica è di proprietà del ministero dell’Interno (tramite il Fondo Edifici di Culto), mentre il comune di Firenze è in parte proprietario del complesso di Santa Croce ma non della chiesa. La curatela spetta all’Opera di Santa Croce, che è un ente onlus il cui consiglio viene nominato dal Ministero dell’Interno. Il segretario generale dell’Opera, Giuseppe De Micheli, ha spiegato che risale a circa dieci anni fa “un restauro generale di ampio respiro” sulla parte da cui si è staccato il pezzo di capitello, mentre “Solo una settimana fa avevamo impiegato un elevatore per pulire in altezza le vetrate nella parte della basilica dove oggi è avvenuta la tragedia. Ne avevamo approfittato, come facciamo di solito, anche per effettuare un controllo sulle superfici di quella zona. Tutto era risultato regolare”.