La cicoria supera il metro, un cavolfiore pesa più di un chilo. La verdura è extralarge al mercatino cinese di via di Vittorio, zona via Pratese, al confine di Firenze e ai margini della legalità. Ma come si ottengono ortaggi così voluminosi? “Sono semi importati dalla Cina, fatti in laboratorio dagli scienziati. Costano molto”, racconta uno degli ambulanti orientali che vende ad uno dei 6-7 banchini. Evidentemente sono sementi brevettate dalle multinazionali. Sono anche Ogm, organismi geneticamente modificati? Le dimensioni non bastano a dirlo, afferma il professor Stefano Benedettelli, docente di genetica agraria all’Università di Firenze. “Ma quando si forzano le piante a crescere in una certa maniera non è il massimo per la salute, potrebbero andar bene da un punto di vista igienico-sanitario, ma da un punto di vista alimentare mancano dei metaboliti secondari che sono utili al nostro organismo e che sono collegati a profumi e sapori”. Insomma gli ortaggi giganti potrebbero essere meno salutari ed anche meno gradevoli a olfatto e palato. Sull’esatta provenienza delle sementi coltivate negli orti cinesi spesso è mistero: “Su segnalazione dell’agenzia delle dogane abbiamo denunciato un cittadino cinese che importava sementi non tracciate tramite il porto di Livorno”, racconta il colonnello Luigi Bartolozzi del gruppo carabinieri forestali di Firenze. Stessa storia nella Piana fiorentina: “A Campi e nei comuni vicini la comunità cinese ha realizzato molte serre per la produzione di ortaggi e abbiamo trovato questi semi provenienti dalla Cina che non hanno tracciabilità e che sono stati sequestrati”, prosegue Bartolozzi. Anche se la merce sui banchi in via di Vittorio arriverebbe da coltivazioni fuori dalla Toscana: “Campania, Sicilia e Lazio”, dice un commerciante cinese.
Ascolta dal gr del mattino.
prima parte
seconda parte
terza parte
quarta parte