C’è un dolce di Natale fiorentino? La risposta è sì, anche se è poco conosciuto e ormai sempre meno legato alle festività: è la torta Fiorenza. A raccontarci la storia di questo dolce è Francesco Lippi, pasticciere e responsabile alla produzione del Caffè Gilli: “La Torta Fiorenza è fatta con tre strati di cialde con all’interno una crema al gianduia e una granella di nocciola e poi ricoperta completamente di cioccolato. Ha radici nel 1500 quando veniva fatto dalle suore di un convento dell’Oltrarno e distribuito agli abitanti nel periodo di Natale”. Col tempo però il legame con le feste si è perso, e la nicchia di fiorentini che continua ad amare la torta Fiorenza la richiede per tutto l’anno e non solo a cavallo tra dicembre e gennaio. La maggior parte dei clienti di Gilli a Firenze predilige però il panettone. Lo stesso dicasi alla pasticceria Rimani in viale Europa. C’è però un filo che lega i fiorentini al pandoro, o per meglio dire al suo antenato ancora prediletto dai veronesi, il “nadalin”: un filo che corre lungo il gemellaggio tra i tifosi viola e quelli dell’Hellas. Come ci ha raccontato Michele Marcazzan della pasticceria Roma di Verona, non sono pochi i fiorentini che grazie al legame del tifo hanno imparato a conoscere ed apprezzare questo dolce che storicamente anticipa il pandoro di alcuni secoli. Riascolta dal gr del mattino.
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Parte 2