“Faccio i miei complimenti al procuratore Creazzo e alla polizia di Stato per l’operazione di
ieri. Secondo me bisogna scavare ancora un po’ e capire che dietro a questi pusher
nigeriani c’è la mafia nigeriana”: così il presidente della Fondazione Caponnetto Salvatore
Calleri ha commentato a Lady Radio l’indagine che ha portato in manette un gruppo di
spacciatori attivi nei giardini della Fortezza a Firenze. “C’è dietro la mafia nigeriana,
magari non direttamente gli arrestati che sono l’ultimo anello della catena o anelli di
collegamento”, spiega Calleri. “Probabilmente non hanno ancora trovato i riscontri per
poter contestare l’associazione a delinquere di stampo mafioso, cosa complicata. Ma i
pusher nigeriani in tutta Italia sono collegati alla mafia nigeriana nelle sue varie forme, tra
cui la Black Axe e i concorrenti degli Eiye. Lo dico da analista ovviamente, l’analista non
ha bisogno delle prove che invece deve costruirsi un procuratore”.
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