Era considerato il vero test per la linea T2: il traffico avrebbe retto all’attraversamento dei binari in viale Belfiore? Molto si era discusso della cancellazione del sottopasso per le macchine previsto in origine nel progetto. L’ingegner Giovanni Mantovani, già coordinatore del sistema tramviario a Firenze, aveva valutato molto negativamente quella cancellazione. Eppure, con il debutto della linea 2, la temuta paralisi della circolazione non è avvenuta: fatta eccezione per i mezzi che da Strozzi-Belfiore, arrivando dal lato destro del sottopasso veicolare vogliono dirigersi verso via Benedetto Marcello, la situazione sembra sotto controllo. Perché? Giorgetti lo spiega con i tempi semaforici: “Nel 2004, su un ciclo di 80 secondi, viale Belfiore aveva 4 corsie e un verde di 18 secondi. Oggi con un ciclo di 100 secondi Belfiore ha tre corsie e 69 secondi di verde, quindi è molto più scorrrevole di prima”. E la tramvia? “Entra ‘in ombra’ rispetto alla percorrenza di Belfiore”, cioè in pratica quando le auto che arrivano dal sottopasso hanno già il rosso. Per questo in quel tratto i tram a volte rallentano e non hanno una precedenza automatica sul traffico privato. “Per l’accesso su Belfiore da viale Redi e via Benedetto Marcello – prosegue Giorgetti – nel 2014 avevano 51 secondi, oggi 45 per una direttrice e 43 per l’altra”. Ascolta l’intervista all’assessore.