Doveva essere l’occasione per la riconciliazione tra lo Stato e le vittime del Forteto: la visita del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede alla cooperativa mugellana ha invece lasciato strascichi polemici tra chi ha vissuto le pene dell’inferno nella comunità-setta di Rodolfo Fiesoli. Il motivo? Se l’Associazione Vittime, che raduna una ventina di fuoriusciti, aveva ricevuto l’invito a partecipare alla conferenza stampa di lunedì scorso, altre vittime – anche tra chi continua a lavorare in cooperativa – hanno raccontato di non essere state neppure avvisate di quello che stava accadendo a poca distanza. Abbiamo chiesto spiegazioni al commissario straordinario della cooperativa. “Stiamo lavorando al massimo per cercare di dare tutela a tutte le vittime del Forteto”, ci ha detto l’avvocato Jacopo Marzetti. “Le porte del Forteto sono aperte a tutti quanti i cittadini e in modo particolare alle vittime, che in qualsiasi momento possono richiedere appuntamento con me, non c’è bisogno di inviti”. Ascolta l’intervista al commissario.