Diventa un giallo la fornitura di ricotta alla mensa scolastica della scuola Balducci a Firenze. Venerdì scorso una parte del formaggio non è stato servito ai bambini, dopo che le mamme della commissione mensa presenti hanno riscontrato un sapore e un odore sgradevoli. Molto sgradevoli, tanto da far ipotizzare che il prodotto fosse scaduto. Possibile? L’azienda che ha in appalto il servizio mensa, la Dussmann, contattata direttamente dai genitori, avrebbe replicato che la ricotta era assolutamente di qualità e che il sapore più forte si puoteva spiegare col fatto che il prodotto è a chilometro zero, acquistato da un nuovo fornitore. La versione del comune di Firenze, arrivata dagli uffici, è questa: anzitutto il caso non è stato segnalato dalle mamme a Palazzo Vecchio, non è stata avviata cioè una procedura di contestazione. Il comune è venuto a conoscenza del caso direttamente dalla Dussmann, che ha fornito la spiegazione del prodotto a chilometro zero. Gli uffici sostengono di aver verificato la veridicità di questa affermazione. Ma i genitori vogliono vederci chiaro e si sarebbero presentati alla Dussmann per chiedere una copia della bolla di acquisto della ricotta “incriminata”, senza però riuscire ad ottenerla. Intanto, forse per effetto di questo episodio, anche le classi della Balducci (9 su 10) hanno iniziato lo “sciopero del panierino” contro il servizo mensa, protesta che si è estesa pure alla scuola baracca con 7 classi su 10.
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