Il video dello youtuber Harald Baldr (nella foto un frame del filmato) sembra aver scoperchiato un vaso di pandora: la presenza dei venditori di stampe nei dintorni del Duomo di Firenze non è solo un problema di abusivismo, ma porta con sé qualcosa di più grave. Aggressioni e minacce, stando a quanto dichiarato a Lady Radio da Marco Verzì, che guida la Federagit Confesercenti fiorentina, associazione di categoria delle guide turistiche. Gli ambulanti usano il trucchetto di stendere le stampe sul cammino dei turisti che passeggiano col naso all’insù, in modo che le calpestino, e poi chiedono soldi come risarcimento: anche più di cento euro per dei poster acquistati per pochi spiccioli. Le guide rappresentano dei potenziali difensori di chi visita la città, e per questo sono nel mirino: “Notiamo un incremento dell’aggressività, una collega incinta è stata presa a pedate da questi personaggi”, riferisce Verzì, che in passato è stato minacciato di morte e che già due anni fa aveva portato il problema all’attenzione della prefettura. “Ci sono colleghi aggrediti perché non invitavano i loro clienti a comprare quelle stampe, altri vengono intimiditi perché le facciano acquistare ai turisti, in particolare a quelli asiatici, per cifre di 20, 30 o 50 euro. Molti venditori si vantano di riuscire a fare centinaia di euro al giorno”. Ascolta l’intervista a Verzì.
Un’altra guida, che ha chiesto l’anonimato per garantire la propria incolumità, ha raccontato di essere stata inseguita e minacciata da tre venditori davanti al museo dell’Accademia, altro punto critico per il business dei poster. La sua “colpa”? Aver filmato alcuni di loro mentre si facevano pagare da un turista con banconote da cento euro. Ascolta.