Ai cittadini i vigili di quartiere avevano distribuito dei “biglietti da visita”: sopra c’erano due numeri di telefono e un indirizzo email per le segnalazioni. Ma da un po’ di giorni chi ha mandato un messaggio lamenta di non ricevere nessuna risposta. Che sta succedendo? Secono Marco Lensi, ispettore della polizia municipale di Firenze fino allo scorso agosto, una riorganizzazione ha tagliato il personale che gestiva le segnalazioni e le inseriva nel sistema “Getico” di cui si era dotata l’amministrazione comunale. Lensi, prima di andare in pensione ad agosto, aveva avuto il compito di sviluppare il progetto della “polizia di comunità”, il vigile di quartiere, appunto. Dice che si era proposto di proseguire una collaborazione a titolo gratuito e che la sua disponibilità è stata fatta cadere nel vuoto. Ma a Lady Radio racconta soprattutto cosa è cambiato da settembre: “E’ stata dettata un’organizzazione differente, i numeri per le segnalazioni possono essere lasciati inattivi, la posta elettronica viene letta saltuariamente”. Secondo Lensi i due professionisti che, a turno, rispondevano in tempo reale, sono stati destinati ad altre mansioni. Perché? “Probabilmente il nostro lavoro così pignolo ha provocato un po’ di appesantimento a tutte le direzioni” del comune. Una situazione che metterebbe in difficoltà la ex squadra di Lensi: “Ci hanno messo la faccia e adesso torneranno in strada, incontreranno le persone che probabilmente faranno sventolare il bigliettino chiedendo che cosa glielo abbiamo dato a fare”. “Il servizio è lo stesso – replica l’assessore alla polizia municipale Stefano Giorgetti – l’unica cosa fatta dal nuovo responsabile, nominato dall’ex comandante Casale, è aver riunito le due centrali in un’unica centrale operativa, recuperando 4-5 persone idonee al servizio in strada”. Una mossa dovuta anche al fatto che metà dei nuovi vigili assunti da Palazzo Vecchio in questi giorni è impegnata in un corso di formazione e quindi c’è carenza di agenti. Ma il vigile di quartiere, scandisce Giorgetti, non si tocca: “L’amministrazione proseguirà rispetto alla polizia di comunità, crede molto in questo servizio. Non c’è nessun indirizzo a cambiare qualcosa”. Ma è un fatto che il funzionamento dei vecchi contatti va a singhiozzo: abbiamo fatto un tentativo inviando una segnalazione whatsapp martedì pomeriggio, che non è stata neppure ricevuta fino a questa mattina, quando finalmente è comparsa la seconda “spunta” che nel popolare sistema di messaggistica indica l’avvenuta ricezione da parte del destinatario. “Le segnalazioni in questa fase vanno fatte alla centrale operativa della polizia municipale”, spiega Giorgetti. Dunque non più messaggi, ma solo telefonate al numero 055 3283333. Restano ovviamente tutte le possibilità di contatto dal vivo col vigile di quartiere in servizio per strada o in postazione fissa al “security point”.
Ascolta e guarda dal gr del mattino di stamani.