“Non ci diamo per vinti”. Sandro Pelatti, presidente della Contech, è pronto a rimboccarsi le maniche. Ma lo stabilimento dell’impresa di materiali edili è
è ancora stamani sott’acqua, così come un’altra azienda e l’autorimessa di una ditta di trasporti che si affacciano in fondo a via dell’Argingrosso sul lato che guarda verso il Poderaccio. I danni sono gravi, si parla complessivamente di stime di qualche milione di euro secondo le prime valutazioni. Trenta famiglie, direttamente e dall’indotto, dipendono dalle sorti della Contech, come spiega Pelatti nell’intervista.
Allagamenti anche se meno gravi anche per le aziende e i capannoni sull’altro lato di via dell’Argingrosso. Una è l’impresa edile di Franco Brugnone.
L’altro è Maurizio Brinci, che ha un’impresa di giardinaggio.
Qua si trova anche la sede dell’Accademia cinofila fiorentina, pure finita sott’acqua. Per salvare il cani alcuni dei responsabili si sono dovuti tuffare per raggiungere e liberare gli animali prima che annegassero, come ci ha raccontato Gabriele Faieta uno dei responsabili dell’Accademia.