Agivano su furgoni, in 2-4 per volta, per scaricare sacchi neri carichi di rifiuti tessili dentro o accanto ai cassonetti. Tutto in pochi minuti: una breve sosta, la corsa a svuotare il vano merci, e poi la ripartenza a gran velocità. Dopo un’indagine iniziata a febbraio, la polizia municipale nell’ultimo mese ha bloccato e sequestrato 12 furgoni e denunciato 36 persone, italiani e stranieri. Gli scarti venivano abbandonati in zone come via Pistoiese, via Pratese, Ugnano, Mantignano, Argingrosso, Ponte a Greve, piazza Francia. I blitz avvenivano prevalentemente di notte, e proprio nelle ore notturne si sono concentrati gli appostamenti dei vigili, indirizzati anche dalle preziose segnalazioni dei residenti. In un caso è stata sequestrata anche una grossa somma di contanti: con ogni probabilità il pagamento per smaltire illegalmente i rifiuti. Già, perché dietro i 36 denunciati ci sono evidentemente aziende producono questi scarti e pagano per disfarsene in modo illecito, ma che non hanno nessun legame con coloro che materialmente abbandonano i sacchi (gli stessi furgoni sono intestati a prestanome). Così solo in un caso le indagini sono riuscite a risalire fino all’azienda che aveva prodotto gli scarti. Ma a che punto siamo con la lotta all’abbandono di rifiuti? Ne abbiamo parlato stamani nel gr.