C’è un malvivente che si aggira con un flessibile a batteria, in grado di segare anche le catene più spesse: lo ha visto Ivan, ciclofattorino al quale proprio così hanno soffiato la bicicletta lasciata un attimo sotto casa. C’è chi segnala un nuovo punto di smercio di bici rubate, nel parcheggio sotterraneo alla stazione di Santa Maria Novella. C’è il ciclista che si è visto rubare il mezzo sotto una telecamera del Bargello in via della Vigna Vecchia, ma le immagini del furto non sono mai state cercate. E’ una lotta impari quella contro i ladri di biciclette, categoria che spazia dagli sbandati a caccia di rottami da smerciare per pochi soldi, il prezzo di una dose, fino ai professionisti che si dedicano agli esempliari più costosi o alle bici elettriche, modelli prediletti dai riders. E proprio tra i ciclofattorini i furti sembrano in crescita, come conferma anche il rappresentante sindacale Yiftalem Parigi.
Vita dura anche per chi sceglie le altre due ruote, quelle a motore: abbiamo raccolto alcune testimonianze di scooteristi alle prese con i furti, diverse arrivano da Gavinana. La storia più incredibile è quella di Sonia: il motorino rubato a settembre, tre multe arrivate ad ottobre. Le sanzioni sono state tutte annullate, verbale di denuncia alla mano: ma, se due riguardano il passaggio sotto porte telematiche, la terza è stata comminata dai vigili che hanno trovato lo scooter parcheggiato in zona pedonale. Se da un controllo della targa si fosse accertato che il mezzo era rubato, Sonia lo avrebbe potuto recuperare.
Ascolta e guarda dal gr del mattino.