Dalla sala stampa Manuela Righini le parole del presidente della Fiorentina Rocco Commisso sulla squadra e sul tema stadio: “Iachini ha bisogno di tempo. Con lui la squadra è stata più determinata. Siamo stati sfortunati a subire gol alla fine della partita col Bologna, ma anche fortunati contro l’Inter. Mercato? Ho detto che non voglio giocatori per 6 mesi, ma ho chiesto di investire su giocatori che possano tornare utili per il futuro e che possano incrementare la qualità della squadra. Pradè oggi ha incontri per il mercato, spero che il prima possibile si possa annunciare qualche nuovo arrivo.
Riguardo allo stadio sin da quando sono arrivato avevo puntato sulla riqualificazione del Franchi, volevo fare veloce e restaurare lo stadio storico della città.
Poi abbiamo percorso la strada della Mercafir, sono rimasto contento del rapporto con il sindaco Nardella. Il rapporto con le istituzioni è buono.
Il costo di 22 milioni del terreno, altri costi come IMU ed altri ci ha fatto fare una riflessione. Non è una situazione ottimale per noi. Il problema dell’Italia è la burocrazia e l’impossibilità di realizzare infrastrutture. I 20 club che hanno più ricavi in Europa viaggiano su cifre in media di 417 milioni all’anno di fatturato. Se noi vogliamo avere una Fiorentina tra le grandi il più presto possibile servono i giocatori di qualità e spendere per averli. Per arrivare a questi ricavi serve uno stadio, tutto ciò che riguarda il match day, ovvero quello che accade commercialmente attorno all’impianto. L’intenzione di fare lo stadio c’è ancora e spero di farlo qui a Firenze, ma alcune cose devono essere giuste.
Non voglio metterci 10 anni per lo stadio e spendere più del preventivato. Il Franchi, oggi, è una porcheria com’è mantenuto.
So che la perizia per il terreno Mercafir è stata fatta da una società, ma i costi rispetto ad altri esempi in Italia sono alti guardando gli ettari.
Al Comune ho detto che è importante lavorare insieme, ma anche che ci aiutano a ottenere successi.
Il bando è pubblico, non lo so se partecipiamo e se vinciamo. Dobbiamo quindi guardare a più opzioni.
C’è l’opzione Mercafir, ma anche altre sulle quali lavorare. Ad oggi parlare del fatto se il Franchi è in vendita o no non è il momento.
Se i 22 milioni di euro sono alti spero si possa mediare su altri aspetti relativi a tassazioni e altri costi successivi.
Quando ci sarà il bando vedremo cosa verrà fuori nei dettagli. Il bando è pubblico, quindi devo guardarmi intorno e lasciare altre opzioni aperte, da Campi, a Castello, a Scandicci, Bagno a Ripoli, Coverciano ecc…
Se mi lasciassero agire sull’Artemio Franchi certo sarei contento. La Soprintendenza si è comportata bene con noi a Bagno a Ripoli. A Bologna la Soprintendenza accetterebbe l’abbattimento delle curve, mentre qui non si potrebbe fare.
L’opzione numero uno sarebbe comunque costruire uno stadio nuovo, visto che i soldi ci sono, ma ci vogliono anche i tempi giusti.
Sono deluso perché credevo fossimo più avanti sulla questione stadio. Ho capito che in Italia ci vuole più tempo.
Può darsi che domani ripensiamo anche al Franchi, ma anche qui occorrerebbero certezze e tempi sicuri.
Non sono venuto qua per stare al Franchi per altri 10-15 anni. Rivedrò forse Nardella prima di ripartire per gli USA”.