Sosta gratis per i residenti in tutte le strisce blu promiscue di Firenze. Però si dovrà fare un “bollino”, una vetrofania di colore diverso per ciascuna zcs, al costo di 10 euro. Questo mini-balzello spuntato inatteso ha indispettito una parte dei fiorentini e dei nostri ascoltatori, suscitando accuse al comune di voler far cassa con una nuova “tassa”. Ma, fermo restando che tra “gratis” e “10 euro” c’è differenza, è veramente così? Proviamo ad analizzare le cifre.
QUANTE AUTO A FIRENZE
Il “parco macchine” fiorentino raggiunge quota 198mila. Il comune calcola che circa 200mila veicoli entrano ogni giorno in città da fuori, di fatto raddoppiando le auto presenti quotidianamente a Firenze. I 198mila oggi pagano il parcheggio solo quando escono dal settore di residenza; gli altri 200mila pagano al parcometro in ogni caso (salvo il caso di box e aree di parcheggio private). E’ logico supporre che la maggior parte degli incassi derivanti dalla sosta sia pagata dalla metà di veicoli “extracittadini”.
QUANTI INCASSI AL PARCOMETRO
Nel 2018 – secondo il bilancio della Sas – i parcometri (e i pagamenti tramite app) hanno fruttato quasi 3,8 milioni di euro. Altri 164mila euro sono gli incassi degli altri prodotti per la sosta (abbonamenti, permessi speciali). Si sfiorano in tutto i 4 milioni. Una cifra che, concedendo la sosta libera ai residenti, dunque alla metà dei veicoli presenti in città, dovrebbe ridursi. Di quanto? Prendendo per buona l’ipotesi secondo cui chi ad oggi viene da fuori Firenze paga di più per il parcheggio, e che questa componente non sarà toccata, ci si dovrebbe attendere una riduzione degli introiti inferiore al 50%. E dunque un incasso che dovrebbe restare al di sopra dei 2 milioni.
QUANTI INCASSI DAL BOLLINO
Dieci euro a bollino, per 198mila auto di residenti, fa una cifra che sfiora i 2 milioni. Ma è improbabile che l’incasso sia questo: chi non deve parcheggiare fuori dalla zcs presumibilmente continuerà ad esporre come oggi la fotocopia del libretto di circolazione senza pagare i 10 euro e senza usufruire del parcheggio libero in tutta la città. Dunque l’entrata sarà molto inferiore ai 2 milioni. In più, l’assessore Stefano Giorgetti sostiene che i 10 euro siano il costo del bollino e che quindi non ci sarebbe guadagno in questa operazione.
I CONTI IN TASCA
Se la guardiamo dalla parte del residente, il vantaggio economico è lampante: oggi per poter sostare sulle strisce blu di tutte le zcs, oltre alla propria, si dovrebbero fare quattro abbonamenti annuali, uno per ciascuna zcs, per un costo che varia da 1600 a 1700 euro (la zcs 1 ha un prezzo maggiore). Eventualità teorica ma di fatto improbabile, quella dei quattro abbonamenti. Più facile che il residente abbia necessità di abbonarsi per una sola zcs diversa dalla sua, e che quindi spenda 400 o 500 euro l’anno. Quaranta o cinquanta volte di più dei 10 euro del bollino che tra l’altro durerà quasi due anni, fino a dicembre 2021.
IN CONCLUSIONE
Se gli incassi per il bollino saranno del tutto o quasi mangiati dalle spese per fabbricarli, e se gli introiti dal parcometro saranno ridimensionati per questa operazione rispetto agli attuali 4 milioni annui, è logico aspettarsi un danno economico per i bilanci del comune di Firenze. In parole povere, con l’operazione strisce blu Palazzo Vecchio non guadagna ma perde.