Avrebbe detto di averla vista viva l’ultima volta quando è uscito dalla camera d’albergo: sarebbe questa la versione resa al pubblico ministero dal cinquantenne che da lunedì alloggiava all’hotel Enza di via San Zanobi con Aicha Shili, la 55enne tunisina trovata morta ieri mattina nella stanza d’albergo. L’uomo, un cinquantenne originario della Sicilia ma residente nel Casertano, non è indagato e la sua versione è al vaglio degli investigatori. Intanto le indagini proseguono in attesa dei risultati dell’autopsia, iniziata nella tarda mattinata. Da chiarire, oltre alle cause del decesso e alla natura dei segni sul collo della vittima, c’è pure l’orario della morte: un’ipotesi è che la donna sia deceduta lunedì stesso, giorno in cui ha smesso di rispondere alle chiamate della figlia, ma questo scenario non sarebbe compatibile con la versione del cinquantenne, secondo cui sarebbe stata ancora viva quando se n’è andato martedì mattina, pagando un’altra notte per Aisha e mettendosi poi in viaggio fino a Pisa. La vittima risiedeva in provincia di Firenze, dov’era sposata con un ottantenne italiano. I carabinieri stanno ascoltando le persone che hanno avuto contatti con lei negli ultimi giorni.