Non bastava la confusione su passeggiate, corsette all’aperto e autocertificazioni da portare in tasca. Anche il decreto dell’11 marzo (quello che ha chiuso ristoranti, bar, estetisti, parrucchieri e negozi diversi da quelli di alimentari e beni di prima necessità) è stato interpretato in modo “fantasioso” durante alcuni controlli a piccoli imprenditori toscani che ieri stavano lavorando. Lo ha raccontato stamani a Lady Radio il presidente di Confartigianato Firenze Alessandro Sorani, denunciando che ieri le forze dell’ordine, in province diverse, interpretavano in modo differente le norme. “A Lucca sono stati bloccati artigiani impiantisti che stavano andando con l’auto alle loro attività dicendo che le attività artigianali erano sospese, cosa non assolutamente vera. A Firenze sono state bloccate imprese di pulizie, che in questo momento sono da incentivare, dicendo che da decreto la loro era un’attività bloccata. C’è ancora scarsa capacità di intepretare il decreto”. Ascolta le parole di Sorani.