Dario Nardella, sindaco di Firenze, è intervenuto ai microfoni di Lady Radio sulla situazione relativa all’emergenza coronavirus, concentrandosi anche sulla chiusura dei parchi del capoluogo fiorentino ed esortando ulteriormente i cittadini a rimanere a casa:
“Mia quarantena? Finirà venerdì, comunque sto bene. Bisogna dare il buon esempio”
“Parchi chiusi? La stragrande maggioranza dei cittadini si sta comportando bene, ringrazio dunque questa maggioranza, come anche il personale sanitario in generale. Poi c’è una parte invece che se ne infischia e sottovaluta il rischio: non è più accettabile nei confronti delle persone negli ospedali che rischiano la vita. Non è accettabile che si vada a correre e a fare sport in gruppo, ad esempio. Entro stasera i parchi saranno chiusi, purtroppo devo prendere queste misure rigide per le mancanze di questa minoranza di persone”.
“L’ordinanza che stiamo scrivendo prevede la chiusura di 56 giardini, inizialmente avevamo evitato di chiudere i parchi più grandi, come le Cascine: adesso invece dovremo mettere in campo tanti uomini per chiudere questi parchi così ampi, tra volontari e forze dell’ordine: l’idea è quella di transennare queste grandi zone, con pattuglie per il controllo sia all’ingresso che in uscita; sono ovviamente previste sanzioni per i trasgressioni e saremo severi. L’accesso è negato a tutti. Anche le fermate dei servizi pubblici interne ai parchi saranno soppresse. Stiamo integrando all’interno dell’ordinanza anche altri parchi oltre le Cascine, come ad esempio quello del Mensola nel quartiere 2“.
“Noi facciamo questo appello: se si deve fare una passeggiata, la passeggiata sia breve, nell’intorno del proprio isolato. Dobbiamo capire che questa è la settimana decisiva per il contagio per quanto riguarda la Toscana, se non ci adeguiamo potremmo fare la fine delle regioni del nord: dobbiamo pensare a tutte le persone che rischiano la vita negli ospedali, di nuovo; non possiamo permetterci sbagli né di prendere la situazione sottogamba”
“Condivido l’idea del governatore Enrico Rossi di rimettere in sesto ospedali dismessi per creare strutture ad hoc per l’emergenza coronavirus. La Toscana è la linea Maginot del contagio, per fermare la diffusione verso il sud Italia. Due tipologie di spostamenti sono pericolosissimi: quelli che sono andati nelle seconde case proprio qui in Toscana, e coloro che tornano al Sud essendo emigrati al Nord; voglio sottolineare ulteriormente come la nostra regione abbia un ruolo centrale nell’arginare il contagio, oltretutto anche per la sua posizione geografica”
“Fiorentina? Damiano Tommasi aveva già previsto questa situazione, fu però insultato pesantemente per la sua presa di posizione. Mi sembra lecito prendere queste precauzioni anche per i calciatori di Serie A. Mi fa piacere che la Fiorentina sia stata una delle prime società a prendere misure. Sono stato a telefono con Commisso e con Diego Della Valle i quali mi hanno dato segnali di attenzione e sensibilità nei confronti della nostra città e della nostra situazione; anche da questi gesti si capisce di quale spessore sono certe persone”
“Messaggio finale? Lo dico con una semplice immagine: siamo un paese bellissimo, Firenze è la città che amiamo, se la amiamo davvero, però, dobbiamo restare a casa. Se vogliamo che questa pandemia non ci abbatta dipende solo da noi: il nemico non è fuori da qui, è tra noi, ovunque; dobbiamo affrontarlo con responsabilità, e questa dobbiamo dimostrarla, come sempre”.