“Ci sono state delle proteste isolate, non ci sono state intere sezioni né reparti che hanno protestato ma dei singoli detenuti nelle singole camere”: così il direttore del carcere di Sollicciano Fabio Prestopino ricostruisce quello che è accaduto ieri sera nel penitenziario fiorentino, dopo l’allarme che si era diffuso per alcune grida che provenivano dalle celle e un video che mostrava alcuni bagliori che avevano fatto ipotizzare fiamme appiccate all’interno. “Non ci sono stati incendi in tutta la giornata di ieri”, ha rassicurato Prestopino, precisando che le proteste sono state “del tutto pacifiche e si sono limitate a qualche grido e a battiture di oggetti contro le sbarre”. Naturalmente si vivono circostanze particolari, viste le rivolte scoppiate in altri penitenziari in tutta Italia e che potrebbero propagarsi: “Alziamo il livello di attenzione, non di allarme”, spiega il direttore che ieri ha incontrato una rappresentanza di detenuti. “Si è parlato serenamente di come compensare quello che è venuto a mancare, ossia i contatti con le famiglie”. “I detenuti ci hanno chiesto di capire quali sono le modalità di diffusione del virus e quali presidi stiamo adottando. Si è discusso di come ampliare altre possibilità come le telefonate e ho dato disposizione di raddoppiare i contatti telefonici con le famiglie”. Ascolta l’intervista integrale.