Se ne parla e se ne discute da una quindicina di anni, da quando ancora i Sirio sarebbero dovuti passare accanto al Duomo: ieri sera il tram a batteria ha fatto il suo debutto in un viaggio di prova, nel tratto tra la fermata Stazione-Alamanni e Fortezza. Il test riguarda uno dei mezzi attualmente in servizio sulle linee T1 e T2, modificato per l’occasione: i Sirio che viaggeranno sulle linee di futura costruzione saranno infatti già predisposti per percorrere distanze sganciati dai fili dell’alimentazione elettrica. La prova “sul campo” di ieri sera, come riferisce un comunicato di Palazzo Vecchio, segue una serie di test effettuati in laboratorio e nei depositi di Gest. La sperimentazione, se andrà avanti con profitto, spianerebbe la strada ad una eliminazione (o riduzione) dei pali dell’alimentazione elettrica alla stazione.

Tra i presenti ieri sera, riporta la nota, il sindaco di Firenze Dario Nardella con il collega di Scandicci Sandro Fallani, l’assessore alla mobilità di Palazzo Vecchio Stefano Giorgetti, l’amministratore delegato di Gest Jean-Luc Laugaa e l’Head of sales and projects Italy di Hitachi Rail Andrea Pepi. “Siamo contenti che Hitachi Rail abbia scelto la tramvia di Firenze per testare questa innovazione – ha dichiarato Nardella -. Le risultanze del test aprono la strada all’eliminazione dei pali da piazza della Stazione, come da noi stessi auspicato fin dalla messa in esercizio delle ultime due linee. I tram a batteria – ha continuato – possono rivoluzionare questa tipologia di servizio all’interno delle città. Il trasporto pubblico, tanto più nei centri storici, dovrà essere sempre meno impattante e sempre più sostenibile. Non è un caso se il progetto per la tratta di Bagno a Ripoli prevede circa 2,5 chilometri senza pali. I nuovi tram dovranno quindi avere una doppia alimentazione, sia dalla linea aerea che con le batterie. Un altro significativo passo avanti per il sistema delle tramvie a Firenze”. Laugaa ha affermato che Gest è “aperta e interessata ad ogni innovazione, tanto più quelle destinate a migliorare il servizio, a renderlo ancora meno impattante e più sostenibile”. “Il nostro obiettivo – ha aggiunto Pepi – è impiegare la nostra tecnologia e il nostro lavoro per contribuire alla creazione di una società sostenibile e al benessere delle persone in tutto il mondo, migliorandone la qualità della vita”.